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La tragedia della Seconda guerra mondiale, il fatidico 8 settembre 1943, la Repubblica Sociale, l'inferno dei campi di sterminio nazisti, il destino dei grandi e dei piccoli protagonisti di quegli eventi; tutto ciò si intreccia indissolubilmente con la vita di un soldato di fanteria, un uomo semplice, Antonio Morelli. La sua drammatica esperienza, dalle montagne dell'Epiro ai lager di Dachau e di Mauthausen, costituisce una testimonianza preziosa e inedita su uno dei momenti più cupi e sanguinosi della storia italiana ed europea del Novecento. Come osserva Giordano Bruno Guerri questo libro deve essere un pungolo per la memoria, specie per quella delle nuove generazioni, poiché "la storia - famosa maestra di vita - insegna in una classe di ripetenti pronti a ripetere ancora". Il libro ha ricevuto, il 27 gennaio del 2016, una menzione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini. Vincitore del premio "Mario Soldati" Torino 2016, sezione narrativa; premiato con "Menzione d'onore" al V Premio Internazionale di Arti Letterarie 'Thesaurus' Matera 2016, sezione saggistica letteraria "Mario Tommaselli".